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Rachilde Monsieur Vénus

Il prezzo originale era: 18,00€.Il prezzo attuale è: 17,10€.

Sesso, inganno, amore, narcisismo, violenza, sotto il lucido sguardo di Rachilde la società non è altro che una vertigine perturbante volta alla sovversione di genere e del potere patriarcale.

Decisa di vivere come un uomo, Raoule de Vénérande rifiuta i valori della società e ogni forma di dominio. Si innamora di un giovane fiorista, e ne fa la sua “maîtresse”. Narcisista e violenta, lo sottomette in un gioco passionale che va al di là di qualsiasi canonica norma di genere.

Pubblicato nel 1884, Monsieur Vénus, giudicato troppo erotico e licenzioso, venne condannato e ristampato in edizioni amputate e censurate. Si propone qui una nuova traduzione in italiano della prima edizione non censurata.

Scopri anche la BOX TERZO SESSO!

E con l’acquisto del volume, in omaggio l’esilarante novella inedita di Rachilde, La Tiritera, in cui l’autrice ci illumina sul senso (o meno) del “venire al mondo”, nel nostro di mondo.

Pagine
184
Formato
12x20
Rilegatura
Filo refe rosso
Lavorazioni speciali
Fustella in copertina
ISBN
9791281016125
Collana
Ivory
Data di pubblicazione
02/29/2024

L'AUTRICE

Marguerite Eymery (1860 – 1953), in arte Rachilde – nome dello spirito di un nobiluomo svedese che la usava come medium e che le dettava in trance i suoi racconti, diceva lei – fu, coi suoi libri e la sua vita, l’emblema di un certo modo di concepire lo scandalo e la libertà di essere donna, anticipando prospettive esistenziali che saranno care ad autrici e amiche come Colette e Anaïs Nin, grazie ad un’audace capacità di declinare in chiave di genere il maledettismo decadentista e anticipando le attenzioni avanguardistiche del surrealismo sulla sessualità e le sue pulsioni e perversioni, in parallelo ad autori come Apollinaire e Bataille. Ribattezzata Mademoiselle Baudelaire da Barrès per la sua radicalità, fu centro nevralgico della vita parigina intellettuale più stravagante dell’epoca, stringendo fraterne amicizie coi personaggi più radicali come Lorrain e Jarry. Coi suoi rovesciamenti di genere Rachilde seppe proporsi quale modello di femme maudite, giocando sulla sovversione iconoclasta dei ruoli – sul suo biglietto da visita si poteva leggere «Homme de Lettres» e lei stessa si ribattezzò «Androgino di Lettere» –, in un’ottica che oggi si definirebbe queer, tanto nella prosa levigata dei suoi scritti quanto nell’autonomia sprezzante della sua vita.

SU MONSIEUR VENUS È STATO DETTO...

Tutto il libro si basa intorno a questo equivoco di fondo: Raoule è una donna che si atteggia a uomo, Jacques è un uomo che aspira a essere donna. Ciascuno si investe del sesso dell’altro, a cominciare dal logos che accompagna ambiguamente ogni pulsione, capovolgendo le reali identità dei personaggi.

Pasquale di Palmo in Alias de Il Manifesto, 14.04.2024

Si tratta anche, in ultimo o forse in primis, di quella differenza che viene prima del genere, della religione, dell’etnia, della geografia e della cultura e cioè la ricchezza.

Chiara Valerio in Robinson di Repubblica, 25.02.2024