BE PROUD: Teleny + Confessioni di un anonimo
Il prezzo originale era: 36,50€.32,00€Il prezzo attuale è: 32,00€.
Non perdetevi l’occasione di conoscere e immergervi nella focosa lettura di due tra i primissimi romanzi “gay”, ed erotici!, di fine Ottocento con un’offerta imperdibile!
Nella combo troverete:
- Teleny
Un amore folle, da spingervi fino al crimine: la storia passionale di un amore proibito e tossico tra due giovani, con un epilogo da tragedia.
Il primo romanzo erotico-gay della storia, attribuito a uno degli autori più acclamati, la cui vicenda editoriale è ancora oggi avvolta nel mistero, qui pubblicato a partire dalla prima edizione inglese del 1893, illustrato da Paola Biandolino e accompagnato dall’inedito Preludio a Teleny.
- Le Confessioni
Un giovane uomo allo scoperto. Una toccante e intima confessione.
Un carnale piacere incontrollabile per lui, una «spaventosa malattia dell’animo» proibita per gli altri.
Per la prima volta in Italia, in versione integrale non censurata, le avventure amorose di un bel giovane aristocratico italiano di fine Ottocento, candidamente confessate in una lunga lettera a Émile Zola.
Una testimonianza unica e sincera della propria sessualità contro i pregiudizi che all’epoca aleggiavano (e ancora oggi aleggiano) attorno all’omosessualità.
SCANDALOSAMENTE SINCERO!
In omaggio:
- Un’illustrazione di Paola Biandolino in formato 21×29 cm stampata su carta Modigliani marcata a feltro da 260 gr.
e
- La cartolina delle Confessioni che potrete inviare a chi vi pare e piace.
Esaurito
- Rilegatura
- Filo refe rosso
- Illustrazioni
- B/N
- Lavorazioni speciali
- Fustella
- Collana
- Rosa
Recensioni
Bisogna solo farlo lavorare, il corpo? Impiegarlo a produrre? Se quello era l’imperativo economico nel mondo storico in cui “Teleny” nasce, un mondo che ha visto l’ascesa del capitalismo più sfrenato, è anche vero che ormai sono giunte alla crisi certe idee di sviluppo, e con esse l’utopia delle magnifiche sorti e progressive del secolo vittoriano. Non si può più, malgrado la severità delle leggi e delle proibizioni, scoraggiare del tutto chi la propria esistenza voglia dedicarla al piacere, piuttosto che al profitto. E questo ci racconta “Teleny”, un nuovo spirito d’amore. Qui l’anima si esprime nel tono kitsch tardo vittoriano, che per cattivo gusto e pacchianeria rimarrà insuperato nei secoli e nei secoli.
Nadia Fusini in “Wilde erotico” – Robinson di Repubblica del 19/03/2022 per Teleny di Oscar Wilde
Stando a Huysmans, il pater familias delle serate di Médan aveva salutato con sdegno il racconto perverso del suo brillante discepolo: il suggerimento del conte napoletano potrebbe allora colorarsi di un’impertinenza provocatoria, che annuncia di fatto le irrisioni irriverenti del camp novecentesco in linea perfetta con lo snobismo dandystico dell’anonima voce, libera da molti dei pregiudizi cari ai suoi contemporanei.
Tommaso Mozzati in Alias de Il Manifesto (21/11/2021) per le Confessioni di un omosessuale
Gli autori
Oscar Fingal O’Flahertie Wills Wilde (1854 – 1900), autore del celeberrimo Ritratto di Dorian Gray e arbitro dell’eleganza del Moderno, è il dandy par excellence. «Il suo nome evocava alla mente del pubblico un’idea vaga di sfumature delicate, di vita illeggiadrita di fiori: il culto del girasole, il suo fiore prediletto, si propagò fra gli oziosi ed il popolo minuto udì narrare del suo famoso bastone d’avorio candido luccicante di turchesi e della acconciatura neroniana dei suoi capelli» (James Joyce). Conosciuto per il suo spirito cristallino e cinico, per la brillante conversazione, così come per le poesie e opere teatrali, vide la propria popolarità declinare in seguito al processo e alla condanna per «sodomia e pubblica indecenza» nel 1895. «Nominare Wilde vuol dire nominare un dandy che fu anche un poeta, evocare l’immagine di un gentiluomo dedito al povero proposito di stupire con cravatte e metafore. Significa inoltre evocare la nozione dell’arte come gioco eletto e segreto, e del poeta come laborioso monstrorum artifex. Significa evocare lo stanco crepuscolo del XIX secolo e quell’oppressiva pompa di serra o di ballo mascherato. Il nome di Oscar Wilde è legato alle Città della Pianura; la sua gloria, alla condanna e alla prigione. Tuttavia, il sapore fondamentale della sua opera è la felicità. Wilde è di quei fortunati che possono fare a meno dell’approvazione della critica e anche, a volte, di quella del lettore, poiché il piacere che ci offre la sua compagnia è irresistibile e costante» (J. L. Borges).
L’ANONIMO
Anonimo di fine Ottocento, giovane aristocratico italiano dal gusto irrefrenabile per i begli ornamenti e le musiche raffinate; un’ammirazione incondizionata per il contemporaneo Oscar Wilde e il suo doppio Dorian Gray; e soprattutto un’ardente passione per gli uomini nudi.
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